mercoledì 4 agosto 2010

Il mio bambino peloso


Come si fa a non parlare di Tabù? Croce e delizia della mia famiglia da 6 anni, è un cocker spaniel nero, e non dirò certo che gli manca la parola.
Perchè oltre alla parola, gli mancano tantissime altre cose, soprattutto dentro al suo cervelletto, ma... è comunque adorabile.

Ce lo siamo proprio andati a cercare e quindi è inutile lamentarsi adesso...
Eravamo partiti convinti: prendiamo un beagle. Lo volevamo chiamare Porthos, come quello di Star Trek Enterprise. Era deciso.

Poi, una volta arrivati all'allevamento, mentre mio marito e mia figlia guardavano i beagle che erano troppo cresciuti e a detta dell'allevatore inadatti alla vita d'appartamento, io ho visto LUI.

Se ne stava in un angolino, circondato da una marea di maltesi, striduli microbi bianchi, e mi guardava con il suo sguardo da cane bastonato (che è il suo cavallo di battaglia).

Era rimasto da solo perchè difettoso. Una lunga cicatrice gli tagliava il musetto a sinistra privandolo completamente dei baffi da quella parte. Non avrebbe mai avuto il pedigree... come resistere?

E da allora siamo schiavi di questa bestia immonda, nel vero senso della parola, puzzona nonostante i lavaggi e i deodoranti, distributore di peli lunghissimi e spruzzi di saliva, nemico giurato di postini e addetti alla lettura dei contatori.

Per lui non esistono domenica e ferie: la sveglia è sempre alle 6.30 se non prima. Il suo naso umido sul collo indica che bisogna alzarsi per farlo andare in giardino e guai a maneggiare pettini o scarpe se non si sta uscendo perchè comunque si piazza davanti la porta uggiolando fino a sfiancarti.
Non sa di essere un cane da riporto: se gli lanci qualcosa oscilla tra l'indifferenza e la fuga, ma si ricorda vagamente che sarebbe un cane da caccia perchè segue sempre una pista. Con lui non si passeggia: si viene trascinati.

Si offende se viene lasciato a casa e trova sempre un pezzo di carta da ridurre in coriandoli per fartelo notare al tuo rientro oppure, se è di buonumore, ama raccogliere intorno a sè le pantofole di ognuno, così per avere compagnia.

E' un feticista. Nella sua cuccia finiscono sempre mutande e calzini sporchi, inavvertitamente lasciati incustoditi, dove infila beato il suo naso.

Soffre il mal d'auto e odia il mare e l'acqua in generale, quindi portarlo in vacanza è una goduria.
Ma quest'anno andiamo in montagna e ho già pronta la Xamamina bimbi per il viaggio.
Vedremo quante persone tenterà di mordere (l'ho già detto che è pure malmostoso?)e quali piste fiuterà tra boschi e prati.

Val di Non....Tabù sta arrivando!

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