mercoledì 16 febbraio 2011

La sartina che non ti aspetti...

Uno dei corsi che ho frequentato che si sono rivelati più utili nella mia vita è stato quello di taglio e cucito.

Lo so, sarebbe suonato meglio citare un corso di letteratura romantica inglese, declamando Keats e Shelley, ma io sono una persona pratica e anche sincera, quindi....

Avevo 17 anni, pochi soldi in tasca e molta voglia di sfoggiare vestiti nuovi.  Avevo anche il fisico un po' da ragnetto, con lunghe gambe e lunghe braccia, per cui i miei pantaloni erano spesso a mezz'asta e le maniche sempre corte, oppure per ottenere la lunghezza tutto mi era largo. Uno schifo.

C'era bisogno urgente di sapersi destreggiare con ago e filo e così trascorsi molte lunghe serate invernali dalle Suore Spagnole, imparando tutte le basi della sartoria, i termini tecnici, i trucchi e soprattutto come creare qualsiasi modello, dal disegno sulla carta velina alla confezione. 

Stavamo lì, io e la mia fida amica Elena, a passare le marche (niente di losco, eh...), ad imbastire, ad attaccare cerniere con puntini invisibili, a fare le asole delle camicette, come due suorine di clausura.
Eppure alla fine fu divertente ed è stata una grande soddisfazione indossare i primi capi interamente fatti da noi.

Da allora non ho più smesso di trafficare con le stoffe e ancora adesso una delle cose più piacevoli per me è andare nei grandi spacci di scampoli e rovistare tra le pezze in vendita, immaginando cosa ricavarne.
E' una cosa creativa e rilassante.  Spesso utile e risparmiosa, se si tratta di fare le tende di casa o i costumi di carnevale, ricoprire poltrone e personalizzare cuscini.

Nemmeno Tabù è stato trascurato: ho foderato la sua cuccia con la stessa stoffa del divano nuovo. Gli ho fatto pure la copertina di pile marrone con stampate le orme nere di cane .
All'inizio era un po' perplesso, ma adesso sembra molto soddisfatto!
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1 commento:

  1. Anch'io adoro cucire!Ho frequentato 2 anni di corso di taglio e cucito,e anche se raramente ho la pazienza di fare un capo da zero,mi è tornato molto utile per il refashioning,che è quella pratica divertentissima di prendere qualche vestito che giace nell'armadio inutilizzato(o che hai ricevuto in regalo perchè un parente l'ha smesso,ad esempio)e,tagliando cucendo aggiustando,trasformarlo in un capo utilizzabile :) Trovo anch'io che sìa un hobby molto rilassante e soddisfacente.Ah!quando ti fanno i complimenti per qualcosa che indossi chiedendoti dove l'hai preso,e tu rispondi che l'hai fatto con le tue mani....non ha prezzo!

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