lunedì 25 luglio 2011

Rappresentazioni estive

Il post della 27esima ora di oggi trattava delle vacanze da single.
L’autrice portava la sua esperienza di soggiorno al mare in un villaggio per soli adulti. 

Raccontava che la popolazione era per lo più divisa tra coppie di ultra sessantenni, felici come ragazzini, e single 40/50enni, alcuni in cerca di avventure, alcuni rassegnati.

Il quadro era desolante.

Sia gli uomini che le donne ne uscivano malissimo. 
Gente che si rifiuta di ammettere di essere oltre gli “anta” e pretende l’attenzione di chi ha 20 anni di meno, scene di tentativi di seduzione del personale con crollo totale della dignità, tavolate di soli uomini al secondo e terzo divorzio così amareggiati e terrorizzati da non provare nemmeno un approccio “platonico” con l’altro sesso.

Un brivido mi ha percorso la schiena. Io potrei essere una di queste persone. Ci è mancato pochissimo.

Ero un’assidua frequentatrice di villaggi vacanze.  Beh, se non altro ero più giovane del target rappresentato nel post del Corriere. 

Diciamo che dai 25 ai 32 anni ho avuto una serie di relazioni che su Facebook si definirebbero “complicate” che come risultato mi costringevano, se volevo andare in vacanza, ad andarci da sola. 

Allora mi sono fatta diversi viaggi all’estero, in comitiva, senza problemi.  Però le ferie al mare da sola in albergo erano veramente una prospettiva triste e così optavo per i villaggi.  
Non chiedevo mai la stanza singola per cui ho spesso diviso la camera con altre ragazze, conosciute all’arrivo. 
A Favignana c’era una maniaca delle immersioni subacquee - ci vedevamo solo la sera - a Pantelleria una che aveva una storia tormentata con un attore degli spot del Mulino Bianco e poi altre donne sole, bancarie, impiegate in agenzie di viaggio, parrucchiere, commercialiste.

Che cosa ci accomunava? Che eravamo sfigate in amore. 

In quei villaggi lì tutti hanno la maschera, tutti fanno finta di divertirsi, magari ci scappa anche l’avventura, ma di fondo c’è un gran vuoto e una gran paura della solitudine.
C’è un bel mare, servizio impeccabile, cibo ottimo, tutte le cose organizzate perché la giornata passi senza doversi mai fermare a pensare.  Ci sono i corsi più disparati, i giochi di gruppo, gli spettacoli, le escursioni, musiche e balli. 
Qualsiasi cosa per poter rimandare il momento in cui si sarà inesorabilmente soli con i propri demoni e la propria frustrazione.

Tutti hanno paura di prendere l’ennesima fregatura, tutti sognano un partner ideale che non può esistere nella realtà. Pochi ammettono le proprie debolezze e i propri difetti. 

E’ una brutta storia… per fortuna ne sono uscita.
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1 commento:

  1. Vero, nel tuo post hai usato la parola più appropriata. DESOLANTE. Ed è quello che resta dopo aver letto un articolo del genere, un senso profondo di amarezza. E quindi che fare ? Cosa suggerisci ? Io credo ormai che dalle brutte storie, ci si esce, non solo per buona volontà ma anche per grandi colpi, o culi del destino. Possiamo dire cosi ?!
    Certo che e' davvero triste che umoni e donne di ritorno, vado a sbattere cosi alla ricerca di chissà bene cosa... Di un po' di compagnia ? Di un po' d'affetto ? Alcuni forse non hanno neanche una chiara idea di quello che cercano, ci provano, e forse sono "coraggiosi" da un certo punto di vista, perchè vuol dire che in fondo non hanno perso la speranza.
    Io non credo di averla persa, perche' come si dice la speranza e' sempre l'ultima a morire, pero' non mi affanno piu', e questo gia' mi fa sentire fortunata piu' di tante donne che conosco che vivono sempre in quest'ansia della ricerca. Aperitivi e cene fino a notte fonda quando ormai non hanno piu' l'eta' per tenerli certi ritmi. Le vedo nelle scrivanie accanto alla mia con le faccie distrutte la mattina dopo... con le faccie deluse..
    Io ho preso delle grandi decisioni, che ritengo buone, almeno per me. Esempio, non andare in vacanza. Se la mia idea di vacanza lunga è in coppia, inutile che ci vada se non lo sono. Una vacanza breve, posso gestirla. Magari una breve gita in giornata. Si puo' evitare la vacanza del tutto, pero' credo che anche il nostro corpo meriti un po' di relax e riposo... E quindi buoni libri, ottima compagnia. Un buon blocco ed una penna, altrettanto.
    E poi guardiamo sempre in su... per quel colpo di ...fortuna, che potrebbe capitarci inaspettato ! ;-)

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