venerdì 26 agosto 2011

Facciamo sagra!

Quello che in questi giorni mi colpisce durante la passeggiata mattutina con Tabù sono i manifesti che pubblicizzano le varie sagre dei dintorni.

Ce ne sono dappertutto.   
Alcune nobilitano il nome aggiungendo “Antica” davanti.
Altre vengono chiamate “Feste”, altre ancora prendono vecchi nomi contadini tipo “Galzega” o “Magnalonga”.

In ogni caso ogni paese e frazione organizza almeno 3 giorni di sagra, con musica, stand gastronomici e pesca di beneficienza.

Prendono spunto da qualsiasi cosa: polenta, zucca, uva, riso, “anara pitanara” (?).   
Nel piccolo paese alle porte di Verona dove abito, non contenti della tradizionale festa di San Giovanni a giugno, hanno pensato bene di organizzare la “Festa Country” ai primi di settembre.
Ci sono cow boy e un finto saloon, rodei e musiche western.  

E pensare che l’unico vanto di questa frazione è che Carlo Alberto vi ha dormito una notte, nel 1848, durante la Battaglia di Custoza.   
Forse una festa risorgimentale sarebbe stata più pertinente, ma certo non potevano metterci il toro meccanico in questo caso.

Noi non amiamo particolarmente queste manifestazioni non fosse altro per il fatto che coincidono sempre con periodi caldi.  
I cibi proposti sono sempre pesantissimi, tipo polenta e musso, risotto col tastasal, pasta e fagioli e via discorrendo.  
Occorre fare la coda, mangiati dalle zanzare per poi sedersi gomito gomito su panche appiccicose.
La musica è sempre quella che non vorresti sentire e il caffè annacquato e tiepido.

Ciò non toglie che questa sera saremo alla Antica Sagra di Dossobuono e domani, per una serie di circostanze che sarebbe troppo lungo raccontare, addirittura in trasferta ad Albignasego, vicino Padova, alla Festa di Sant’Agostino.

Domenica ci toccherà disintossicarci con riso al limone e insalata, lo so già.  
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