sabato 19 novembre 2011

Voglia di magia


Riflettevo in questi giorni su questa mia insana euforia per l’uscita del nuovo film della saga di Twilight. 

Come ho già confessato l’anno scorso io sono una grande fan sia dei libri che delle trasposizioni cinematografiche.   
Non mi importa di essere fuori quota, non mi curo della razionalità e non mi interessa la qualità letteraria o la appena decorosa recitazione degli attori.

Mi assolvo perché sono in buona compagnia. La voglia di magia è ovunque e presente da sempre. 

Non si spiegherebbe altrimenti il successo di Harry Potter o  del Signore degli Anelli, ma anche dei santoni indiani e delle fattucchiere.  

Gli umani sono sempre stati affascinati dalla possibilità che il loro destino non sia solo il frutto di una serie di azioni e di avvenimenti controllabili o almeno giustificabili razionalmente. 
 
Deve esserci qualcosa di più, che sia la risposta a una preghiera o la pozione di una maga, che sia un quadrifoglio o un gatto nero che ci attraversa la strada, noi crediamo di vivere circondati anche da altre presenze, spesso invisibili ma alle quali pensiamo come reali e alle quali spesso ci rivolgiamo, solo per semplice fede.

Ci sono segnali ovunque: inseriamo simpatici nanetti nel nostro giardino e a Natale decoriamo la casa con piccoli elfi, angioletti e slitte trainate da renne volanti. 

Se capita di imbatterci in un oroscopo alla tv o alla radio, lo ascoltiamo attentamente.  Odiamo rompere gli specchi e passare sotto le scale.  Chiamiamola superstizione o creduloneria, ma è veramente difficile ignorare queste cose.

Hanno successo molti  programmi pseudo scientifici che ci parlano di templari millenari e di Santo Graal o della maledizione di Tutankamen, ci piace pensare che i dervisci levitino e che si possa camminare indenni sui carboni ardenti.

Quasi nessuno sfugge. Mio marito, che è una delle persone più razionali che conosca, mi ha confessato che quando ha letto It di Stephen King, per un po’ ha controllato sotto il letto prima di andare a dormire…

Ci facciamo suggestionare. Ognuno dalle cose più vicine alla propria natura, ma comunque diamo in qualche modo credito ad un universo parallelo fantastico che ogni tanto possa sconfinare nella nostra vita di tutti i giorni.

Ecco io, in questo novembre un po’ deprimente e nebbioso, vorrei incontrare magari il dottor Carlisle Cullen  o almeno un piccolo gnomo del bosco, così tanto per movimentare la giornata e non dover pensare solo alla prossima stangata fiscale …
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4 commenti:

  1. Bhè mia cara... ancora una volta in sintonia! Io ho due elfi in salotto, proprio sopra al divano. Sono da sempre una fan del fantasy.. nessun tocchi Tolkien, per favore!
    Letto e visto tutti gli Harry Potter, la bussola d'oro, Le cronache di Narnia e anche Twilight. Dell'ultimo ho apprezzato prima i libri... il film solo per curiosità di vedere come avevano reso la cosa. Ma mi hanno detto che quest'ultimo film (penultimo prima dell'epilogo) è davvero deludente. Detto da una amica che su facebook si è messa Cullen di cognome.. le credo. Peccato.
    Io ho SEMPRE voglia di magia! Avevi visto i miei elfi? :)))

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  2. Sì, ho visto i tuoi elfi e anche quelli di Marilu. Molto carini. Quanto a Twilight: anch'io preferisco i libri, ma anche l'occhio vuole la sua parte...

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  3. mmmmhh... chissà sei più vampiro o licantropo? ;)

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  4. Decisamente vampira! Uno a caso va bene, anche di quelli cattivi...

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