lunedì 6 febbraio 2012

La lingua batte dove il dente duole

Brutta giornata oggi.
Un molare otturato solo 35 anni fa ha iniziato a farmi male.
La mia guancia sembra quella del Padrino e alle 16.30 un dentista, sconosciuto ma disponibile, mi aspetta al varco.
Preferirei partorire di nuovo. Ho detto tutto. E non mi hanno fatto l'epidurale.
Ma tant'è.

Come odio stare male. Avere bisogno di fidarsi di estranei che ti manipolano, ti trattano come numeri, ti sgridano perchè ti sei trascurato (bisogna passare il filo interdentale!!!) e ti fanno sentire come quando avevi cinque anni e non avevi fatto in tempo ad andare in bagno...

Io fortunatamente sono stata male poche volte nella vita, giusto un'appendice tolta e due tonsille.

Però ho ben presente come, solo per aver varcato la soglia di uno studio medico o di un ospedale, ci si senta subito sradicati, senza potere e alla mercè di chiunque indossi un camice.

Dalle inservienti alle infermiere che ti danno del tu e ti rivoltano come un calzino.
Non c'è intimità, non c'è pudore. Ti fanno domande imbarazzanti, ti scoprono, ti manipolano parlando dei fatti loro e tu sei lì, come un fantoccio, e devi pure collaborare.

Poi arrivano i medici, sempre in gruppi numerosi, e tra di loro parlano del tuo caso come tu non fossi nemmeno lì, facendo qualche domanda ma non rispondendo a nessuna delle tue.

I dentisti in realtà sono un caso a parte.
Loro ti riempiono la bocca di tamponi e tubicini, poi iniziano a parlarti o, se sono in vena, a fare battute. 
Bisogna avere la mimica facciale di Jim Carrey per poter interagire oppure inviare le nostre risposte telepaticamente.
Odio quando ti fanno l'anestesia e tu resti lì ad aspettare, sotto questa sfilza di orrendi trapani per interminabili minuti, sentendo in sottofondo il rumore di altri trapani nelle stanze vicino.

Adesso inizierò il mio training autogeno: penserò a Parigi, chiuderò gli occhi e sarò sul BatObus, nessun trapano ronzante mi distrarrà dalla mia visita virtuale, mi berrò anche un Pastis per togliere il saporaccio che avrò in bocca. 
Presumo che solo un dolore sordo alla guancia mi farà tornare alla dura realtà.
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4 commenti:

  1. odio il dentista, lo odio con tutte le mie forze... rimando, rimando, ma poi mi tocca... ed è come entrare in una caverna buia dove non c'è luce... provate tutte: distacco mentale, autotraining, mantra ripetuti... niente, la paura non passa... ed anche una stupida seduta di igiene orale diventa una battaglia contro giganti...

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  2. L'anno scorso tra giugno e luglio sono dovuta andare dal dentista non so quante volte. un dente era da devitalizzare ma non voleva saperne di devitalizzarsi. Siccome non avevo soldi, sono andata da un.. qua si definisce "tragattino"... va bhè, per fortuna leggerai quando sarai già tornata. Dal mio dentista di fiducia invece andavo volentieri... non sentivo mai dolore! La prima cosa che voglio per qualsiasi intervento è l'anestesia.. poi mi possono fare anche 3 otturazioni contemporaneamente!

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  3. uff che palle i denti quando fanno male... mi sta spuntando l'ultimo dente del giudizio e, poveretto, sta anche andando dritto... ma quando scava la gengiva si sente mortalmente offesa e comincia a far male, il che mi porta ad essere di umore infimo per l'intera giornata e grugnire a chiunque incontri
    però se partorissi sarebbe alquanto bizzarro, quindi preferisco il dente

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