venerdì 17 gennaio 2014

La massa bruta




Oggi è venerdì 17 e quindi anche la data ben si accorda con il mio malumore.

Elemento scatenante il fatto che mia figlia è in gita con la sua classe a Milano per visitare la mostra “Pollock e gli irascibili”.


Una mostra che durante le vacanze di Natale abbiamo tentato di visitare senza successo, dato che la coda faceva il giro per tutta piazza del Duomo.

Allora parliamone. 

Parliamo di questi eventi e anche di quei monumenti strafamosi e pubblicizzati che è ormai impossibile godere durante il week end o le feste/ferie comandate.

Bisogna essere di quelli fortunati per evitare la ressa.
Non so, vivere di rendita, avere impieghi che consentono di fare le vacanze fuori stagione o almeno di prendersi permessi infrasettimanali.

Altrimenti va così.  

Ci si sobbarcano un`ora o due di fila e una visione in mezzo alla calca con alitosi e ignoranza delle più elementari norme igieniche, o si rinuncia.

Ma la cosa ancora più sconvolgente per me è che questa calca perenne è formata per la gran parte da persone che non hanno nemmeno un grande interesse in quello che stanno facendo. 

Sono arrivati lì perché la visita faceva parte di un pacchetto, perché il volo era quasi gratis, perché fa figo esserci… ma se gli mostri una cartina geografica non sanno neppure dirti dove cazzo sono. Per non parlare di Pollock o di chi per esso, che non se lo sono mai filati nemmeno di striscio.

Ma bisogna viaggiare per forza.  

Tutto questo carrozzone di offerte imperdibili, di weekend tutto compreso, di vacanze all inclusive hanno stanato migliaia di individui che una volta andavano felici a Gatteo Mare e facevano il giro in risciò lungo il vialone.

Loro stavano lì a spalmarsi l’olio di cocco e io viaggiavo tranquilla.

Si incontravano persone con la passione per il viaggio e non solo per la meta, ammutolite di fronte alle bellezze studiate sui libri e finalmente viste con i propri occhi.

Adesso sono tutti in giro.
Se lo possono permettere e allora vai con l’invasione, purtroppo neppure silenziosa.
Perché anche il tono di voce li contraddistingue.   

Sono quelli che bloccano i bagni negli autogrill, che stazionano inebetiti di fronte ai cretini che fanno le statue davanti i monumenti, che a Verona (più di 2000 anni di storia) fotografano la vetrina del Disney Store.

Non c’è soluzione, mi rendo conto.  

Avendo a disposizione per le vacanze o le gite solo i periodi più merdosi, mi devo inventare mete alternative, mostre dimenticate, paesini semisconosciuti.
Bellissimo, per carità.  

Ma qualche volta vorrei anch’io visitare quella cosa famosa e popolare.

Vorrei tornare sulla Torre Eiffel senza farmi venire un attacco di bile (vedi post Una vacanza in coda), vorrei vedere il Cenacolo di Leonardo senza dover prenotare con 6 mesi di anticipo e starci solo un quarto d'ora con altre 25 persone, vorrei visitare una mostra senza arrivarci già stanca per le ore di attesa.

Vorrei vedere accanto a me persone che apprezzano veramente il fatto di essere lì…

Invece, come dice mio marito, ci guardiamo i documentari in tv, belli comodi sul divano e viviamo dei ricordi di quei viaggi fatti in tempi non sospetti.

Il nostro sogno sarebbe andare in Egitto prima o poi.

Sai chi c’è andato recentemente? 
La mia parrucchiera.   

Questo il dialogo:

"So stà a Sciarm"
"Bello - dico io - e ha fatto l'escursione ad Abu Simbel?"
"No, mi i squali no me piase, preferisso ciapàr el sol."

Abu Simbel, snorkeling; sono sempre parole "foreste".
Non si può pretendere che tutti siano poliglotti…
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2 commenti:

  1. Così mi piaci!
    Quando descrivi la meraviglia e l'emozione di trovarsi davanti ad un'opera ti capisco benissimo ma ti dirò di più: mio marito non è italiano, ha frequentato poco la scuola e non ha passione per lo studio, però quando viaggiamo è il primo che vuole vedere le opere, mi ascolta attentamente quando leggo o spiego e anzi vuole sapere e si emoziona, come quando si è trovato davanti alla Venere di Botticelli e non si staccava più.
    Certe persone non hanno proprio la sensibilità per l'arte, la conoscenza, il bello, la cultura... in sè non sarebbe un male perché in fondo siamo tutti diversi però magari sarebbe una questione di coerenza andare a fare un giro al centro commerciale invece che alla Cappella Sistina!

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  2. Ho riso di cuore anche se la giornata e quelle che seguiranno non saranno delle migliori visto l'ennesimo alluvione in Liguria con allagamaneti vari, compresi casa mia....
    Ma è proprio come hai detto , questa mania del viaggio o dell'evento più per moda che per voglia...
    Io infatti ho optato per posti sconosciuti( anche perchè gli altri me li fa vedere a volo di gabbiano il mio lavoro...), ma odio la ressa, le file e tutto quanto specificato egregiamente da te..
    Sono asociale? Non penso , ma se anche fosse mi va bene così Bacio e buon pranzo!

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